I NOSTRI FONDATORI
Sono tre: Augustine de la Rochefoucauld duchessa di Doudeauville (1764-1849) moglie e madre, erede del castello di Montmirail, Elisabeth Rollat (1782-1842) la prima religiosa, e padre Pierre Roger (1763-1839) gesuita. Ciascuno, a suo modo, partecipa pienamente alla fondazione della Congregazione. Tre persone temprate dalle situazioni drammatiche della loro epoca (rivoluzione francese) e perciò pronte ad affrontare con coraggio e fiducia l'iter faticoso quanto misterioso di una nuova fondazione.
Augustine duchessa di Doudeauville
Sposata giovanissima, a 15 anni, con Ambroise de la Rochefoucauld, si ameranno profondamente e avranno due figli. Con forza e coraggio, la duchessa ha attraversato la Rivoluzione e le sue conseguenze. Pur continuando a vegliare sulla sua famiglia e a gestire i suoi beni, ha sentito due appelli che da allora in poi avrebbero guidato la sua vita: restaurare le rovine della Rivoluzione riportando le chiese e i conventi alla loro destinazione originaria e dare ai giovani una solida formazione che li preparasse ad affrontare le difficoltà della vita. Siamo nel 1802. È con perseveranza che cercherà di rispondere a queste chiamate, non senza incontrare molte difficoltà. Il suo incontro con padre Roger e con Mademoiselle Rollat darà vita a una nuova Congregazione.
Impegnata nella sua epoca, questa donna di grande fede discerne con particolare acutezza non solo le esigenze del suo tempo, ma anche le esigenze di un profondo rinnovamento della vita religiosa. Ci lascia una meravigliosa eredità: cosa c'è di più grande che permettere ai giovani di ricevere una solida educazione per rimanere retti nella vita! Ci ricorda anche che la vita cristiana e ancor più la vita religiosa sono radicate nella meditazione del mistero della Croce. Per questo la data della fondazione della Congregazione delle Religiose di Nazareth è stata fissata per il 3 maggio, festa dell'Esaltazione della Croce.
Padre Pierre Roger
Originario di Coutances in Normandia, Pierre Roger fu ordinato sacerdote nel 1788 all'alba della Rivoluzione. Fu solo nel 1814, all'età di 51 anni, che entrò nella Compagnia di Gesù. Il clima politico lo obbliga a vivere il suo ministero con grande mobilità. Va da un paese all'altro, da una città all'altra e vive come un missionario instancabile, che si dona senza contare con straordinario ardore. Alternativamente al capezzale dei malati, nel confessionale, nella predicazione o come formatore, prendeva coscienza dell'indebolimento, se non addirittura della scomparsa virtuale, della fede tra i cristiani. Per rimediare decise, ad esempio, di fondare piccoli gruppi di persone i cui membri, da lui formati, potessero suscitare, in mezzo a loro, il desiderio di una rinnovata vita cristiana. Le sue attività pastorali sono molte e variegate, ma tutte tendono a un unico obiettivo: l'annuncio di Gesù Cristo accompagnando la crescita della fede nel cuore di ciascuno. Contemplando Gesù nella sua vita apostolica, scoprì che i 30 anni trascorsi a Nazareth ne erano il fondamento: fu a Nazareth che Gesù si formò un cuore e una mente che permeerà tutti i suoi modi di essere, di fare e di parlare. Nella Lettera di San Paolo ai Filippesi una parola lo colpisce: «svuotò se stesso» (Fil 2,6-11). La sequela di Gesù che si dona totalmente orienta tutta la sua vita: servire umilmente, spendersi senza contare e scomparire.
Quest'uomo di grande zelo missionario desidera soprattutto che Gesù sia conosciuto, che sia amato e che cresca nel cuore di tutti. Ci mostra che il cammino di ogni apostolo di Cristo è radicato nella contemplazione della vita di Gesù a Nazareth.
Elisabeth Rollat
Giovanissime, Elisabeth e sua sorella Gabrielle vivono con la loro madrina, la contessa di Adhémar, con la madre dopo la morte del padre. Nel 1813 conosce padre Roger. Elisabetta sente la chiamata ad essere tutta per Dio e vuole rispondervi con fervore. Sceglie padre Roger come padre spirituale, e vivrà un percorso di conversione. Un cammino di umiltà vissuto quotidianamente nel lavoro, nell'obbedienza e nel silenzio per accogliere e vivere il momento presente nella sua pienezza. L'accompagnamento di padre Roger la aiuta a poco a poco e a tratti con fatica a passare dalla dimensione dell'apparire alla profondità dell'essere come via autentica di esperienza di Dio.
Il percorso spirituale di Elisabeth Rollat, non è, in un modo o nell'altro, il percorso di ogni seguace di Cristo battezzato? Passare dall'apparire all'essere: lasciare che il Signore liberi il nostro essere più profondo per una vita piena nell'amore, senza ripiegamenti su di sé.
La Congregazione delle Religiose di Nazareth nacque il 3 maggio 1822 in Francia a Montléan, periferia di Montmirail.
Quando si trattò di darle un nome, i tre Fondatori, Augustine di Doudeauville, padre Roger ed Elisabeth Rollat, dopo una novena allo Spirito Santo, dichiararono tutti e tre di essere stati attirati dal nome e dal mistero di Nazareth. Questo nome esprime la spiritualità e la missione della Congregazione: vita ordinaria di silenzio, di lavoro e di preghiera; vita di fede spesa con gioia in attività apostoliche orientate alla crescita di Gesù Cristo nei cuori. Le origini della Congregazione sono legate a due circostanze: da una parte un'esigenza spirituale ben definita: ricondurre la vita religiosa alla semplicità e al fervore evangelico primitivo attraverso l'imitazione della vita di Gesù a Nazareth; dall'altra un avvenimento inatteso: una scuola di ragazze improvvisamente privata delle religiose che se ne occupavano. Sarà questo l'inizio della scelta dell’educazione della gioventù come servizio apostolico.
La Congregazione di Nazareth aveva solo due comunità in Francia quando nel 1853 monsignor Valerga, Patriarca di Gerusalemme, colpito da quel nome chiamò le Religiose a Nazareth di Galilea. È con grande gioia e come una grazia che veniva a confermare la loro vocazione che esse risposero all’appello ad andare a lavorare nel luogo stesso dove Gesù aveva vissuto quella vita che si proponevano d’imitare giorno dopo giorno.
Dalla fondazione sono passati 200 anni in cui l'intuizione dei nostri fondatori si è sviluppata ed espansa in Europa (Francia, Italia, Spagna, Irlanda) e in Oriente (Terrasanta, Libano, Giordania). La missione compiuta da allora dalle nostre sorelle per 200 anni ha formato generazioni di educatori, genitori e studenti, bambini, giovani, adulti incontrati nella catechesi, cappellania, accompagnamento, formazione, caritas … che hanno gustato lo Spirito di Nazareth.
Dove abbiamo vissuto, altri sono subentrati e continuano le nostre missioni.
È sempre lo stesso spirito di Nazareth, ma si evolve nel corso degli anni perché si incarna in luoghi e tempi diversi.
Ancora oggi ispira progetti apostolici, è vissuta nella Chiesa e fa crescere il Regno.
Umilmente, come lievito nella pasta, la Congregazione continua a far conoscere ed amare Gesù di Nazareth.
Oggi per andare avanti ritorniamo alle nostre radici attraverso tre linee di forza dei nostri fondatori, sempre attuali, per collaborare all’opera di Dio:
Lo spirito di Nazareth non si apprende dai libri, ma si riceve per grazia e si vive quotidianamente. È il mistero della vita di Gesù a Nazareth.
Perché Nazareth è un mistero, il mistero dell'incarnazione del Figlio, il mistero di Gesù che si è fatto in tutto simile agli uomini, vivendo per circa 30 anni con Maria e Giuseppe.
Nazareth: luogo della crescita di Gesù Cristo. I 30 anni trascorsi da Gesù a Nazareth sono il fondamento di tutta la sua vita apostolica. È a Nazareth che Egli forma un cuore e una mente che permeerà tutti i suoi modi di essere, di fare e di parlare, un luogo dove cresce in umanità tutta rivolta al Padre. Un luogo dove la sua divinità si svela a poco a poco. Ha condotto una vita che nulla al di fuori ha contraddistinto eppure, già lì, dà la vita per amore per salvare gli uomini.
I caratteri di Nazareth:
A partire da questo carisma, per noi la comunità stessa è già missione, ed è caratterizzata da una vita fraterna, da uno stile di vita semplice ed essenziale, aperta all’accoglienza per annunciare il Vangelo e per la crescita della persona nella sua umanità e nella sua relazione con Dio, in una cordiale attenzione alle persone, perché ognuno si senta personalmente conosciuto e amato.
La missione può essere espressa da tre verbi: ricevere, vivere e comunicare.
Ricevere, vivere e comunicare il mistero della vita di Gesù a Nazareth è la nostra vocazione e la nostra missione. Siamo chiamate a lasciare che questo carisma diffonda il suo profumo ovunque siamo inviate, ricevendolo costantemente come acqua viva, vivendolo e comunicandolo nella semplicità del quotidiano.
Questo spirito, ricevuto da Nazareth, viene trasmesso nella convivenza quotidiana. Allora lo viviamo con la grazia del Signore e annunciamo ai nostri fratelli e sorelle che “Gesù, vivo, risorto, è presente nella realtà della vita quotidiana, le dà senso e la trasfigura (Costituzioni n°18).
Per compiere una missione così grande,
per arrivare alla santità,
che cosa bisogna fare?
Piccole cose e amare molto.
P. Roger
Nazareth è presente in:
Francia con 2 comunità:
Italia con 3 comunità:
Libano con 3 comunità
Israele con 1 comunità
Tomba e casa del I secolo
In totale il numero delle consorelle è di circa 40
In Diocesi siamo presenti con una comunità a Pozzuoli
Seguendo il nostro carisma, siamo impegnate nella formazione umana e spirituale, inserite in vari ambiti diocesani e parrocchiali, privilegiando i giovani e le famiglie: nella catechesi, nella scuola diocesana per operatori pastorali, nel sostegno a bambini e famiglie in difficoltà, nell’accompagnamento spirituale, negli Esercizi spirituali ignaziani, nella formazione biblica in particolare nel Servizio Apostolato Biblico Diocesano.
I tratti di Nazareth che desideriamo vivere nella nostra missione riguardano l’attenzione alla fioritura dell’umano della persona a partire da ciò che è e dal punto in cui è, accompagnare la crescita delle persone, privilegiando i percorsi, più che gli eventi, e seguirli nella durata, formando alla vita interiore e alla profondità, per aiutare le persone a riconoscere che il Signore è già presente nella loro vita, con un'attenzione privilegiata ai più poveri.
Contatti:
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Visita il sito del Consultorio Diocesano
Visita il sito del Centro Educativo Diocesano "Regina Pacis"
Visita il sito della Fondazione Centro per la Vita Don Luigi Saccone
Visita la pagina dell'Ufficio per la pastorale della Famiglia della diocesi di Pozzuoli
Visita il sito della Pastorale Giovanile della diocesi
Visita il Centro Diocesano Vocazioni e Ministranti
Visita la pagina dello Sportello Diocesano di Accoglienza e Solidarietà Familiare