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SUORE DEL BAMBINO GESÙ - Nicola Barré Comunità Religiose Femminili

Nicolas Barré nacque il 21 ottobre 1621 ad Amiens, città che visse il lungo e tragico assedio di Corbie (Guerra dei trent'anni). Egli ebbe la fortuna di appartenere a una famiglia agiata che gli permise di frequentare il collegio dei Gesuiti. Essendo un brillante allievo, attratto dalla preghiera, si poteva pensare che entrasse nella Compagnia di Gesù, invece, affascinato dalla figura di san Francesco di Paola, scelse l'Ordine dei Minimi, colpito dalla radicalità e dalla vicinanza che avevano con i poveri.
Da Amiens a Parigi continuava la sua formazione, distinguendosi subito per la sapienza e la radicalità evangelica. I suoi superiori, avendo colto le sue non comuni capacità intellettuali, decisero di tenerlo nella capitale, nel convento di Place Royal. Diventò professore di filosofia e teologia, direttore spirituale e gli venne anche affidata la prestigiosa biblioteca del convento. Ma Nicolas non aveva sognato questo. Anche il convento di Parigi era divenuto il luogo di ritrovo dei grandi, dei cortigiani, allontanandosi dallo spirito originario dei minimi. Soffriva di questo, tuttavia continuò a dedicarsi senza misura all'incarico affidatogli, al quale aggiunse, come ogni minimo, la direzione spirituale e la predicazione. L'eccesso di lavoro, però, l'austerità, la fatica, le tensioni e le delusioni lo trascinarono a poco a poco nella notte dell'angoscia e del dubbio. Per molti anni camminerà nella notte: «Io uso tutta la fede, la pazienza e il coraggio che ho per gridare verso il cielo, senza nessuna sicurezza che le mie grida vengano udite», confidò a un amico. I suoi superiori lo inviarono ad Amiens, dove fece per due anni il sacrestano. Ma è lì che Dio gli si rivelò nuovamente: «Questa notte è uno splendido giorno», scriverà più tardi. La crisi diventò l'inizio di una nuova partenza e nell'impotenza della malattia ritrovò il nuovo volto di Dio, abbandonandosi a lui.
I superiori lo orientarono verso un nuovo tipo di apostolato e lo destinarono a Rouen dove i minimi erano con la gente, impegnati nelle missioni popolari per rispondere al bisogno dei bambini, dei ragazzi, dei giovani, lasciati a loro stessi senza speranza e futuro. La riscoperta del mistero dell'Incarnazione che caratterizzò la spiritualità dell'epoca permeò quella di padre Barré.
Di fronte all'umanità che incontrava ogni giorno, sfigurata dall'ingiustizia, non smise mai di ricordare gli esseri umani come creati a immagine e somiglianza di Dio. Da questo sguardo, condiviso con le prime ragazze che fecero con lui la missione a Sotteville-lès-Rouen, nacque l'avventura delle suore del Bambino Gesù e l'edificazione di una vasta rete di piccole scuole per la formazione e la promozione dell'infanzia e della gioventù, soprattutto dei semplici. Queste giovani donne coraggiose, alle quali non era consentito di insegnare e fare catechismo, aderirono a questa proposta e sfidarono la diffidenza e l'ostilità anche degli uomini di Chiesa. Inizialmente la nuova esperienza si scontra con più opposizioni: quella dei parroci che diffidano della capacità delle donne di insegnare e fare catechesi; quella dei maestri scrivani che vedono compromesso il loro lavoro, la mentalità comune che ritiene inutile insegnare ai bambini, soprattutto alle femmine.
Tuttavia l'azione continua comincia a raccogliere riscontri positivi e riconoscimenti da parte del potere locale. Diverse scuole si aprono nelle parrocchie della città e nei sobborghi, Barré vuole le maestre libere da ogni vincolo giuridico, non vuole né voti né lettere patenti reali (le suore inizieranno a emettere i voti solo nel 1861 perché richiesto dalla Santa Sede). Avevano superato la prova della Rivoluzione - erano rimaste in sette - e per Pio IX bastava per essere riconosciute. Nel Settecento conobbero uno sviluppo straordinario in Francia, nell'Ottocento si aprirono alle missioni (dopo aver raggiunto la Malesia, fondarono le prime comunità religiose in Giappone) e, nel Novecento, approdarono in Africa, America Latina, Australia.
Oggi questo sguardo continua a riconoscere e a scoprire nel piccolo, nell'indifeso, nel solo, nello smarrito, il volto di Gesù, attraverso gli occhi e il cuore delle suore, degli amici, delle persone che camminano insieme. Ancora oggi riconoscono e si stupiscono del miracolo che accade quando "Gesù nasce", soprattutto là dove sembrava impossibile.

CARISMA

Radicate nel mistero dell'Incarnazione, partecipiamo alla crescita delle persone, a immagine di Dio, non lasciando nulla di intentato, per formare alla conoscenza e all'amore di Gesù Cristo.

APOSTOLATO

INSEGNAMENTO della Religione in Scuole statali

In Parrocchia: catechesi, visita agli ammalati, pastorale familiare e giovanile, recupero scolastico , sostegno ai sacerdoti, collaborazione negli oratori (a Pozzuoli con "Associazione Oratorio Nicola Barré")

Promozione della donna: corsi di taglio e di cucito, attenzione alle donne vittime di tratta, insegnamento della lingua italiana a stranieri

Migranti: Centro San Lazzaro - Bergamo, collaborazione con Fondazione Sud – Calabria, sostegno carcerati

Le Suore sono presenti in Diocesi dal settembre 1995, nella Parrocchia S. Paolo di Monterusciello, sempre in piccoli gruppi di due o tre religiose. Sin dall'inizio, collaborando attivamente nelle attività parrocchiali e avvicinando e visitando le famiglie, hanno cercato di dare il loro contributo alla nascita di una comunità parrocchiale e di valorizzare e sostenere l'azione e l'impegno dei laici. La loro casa è stata sempre aperta e accogliente, le suore disponibili all'ascolto e alla condivisione.

Ora ci sono due suore di età avanzata e, con semplicità e gioia, continuano l'opera di chi le ha precedute in modo diverso, ma con le stesse attitudini (apertura, disponibilità al dialogo, alla riflessione, all'incontro, alla condivisione) e lo stesso obiettivo: "Che tutti possano conoscere e amare Gesù Cristo e vivere della sua stessa Vita"...

Così continuano ad essere per tanti nel quartiere un riferimento, un'oasi di pace e di consolazione.

email: camafrique@gmail.com

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