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News della Diocesi di Pozzuoli

23-03-2022

Consacrazione al Cuore immacolato di Maria

Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle ore 17:00 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all'Immacolato Cuore di Maria la Russia e l'Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il Cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, come inviato del Santo Padre.
Papa Francesco dopo l'Angelus del 20 marzo ha invitato "ogni comunità e ogni fedele" ad unirsi a lui nella solennità dell'Annunciazione "nel compiere un solenne Atto di consacrazione dell'umanità, specialmente della Russia e dell'Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria, affinché Lei, Regina della pace, ottenga al mondo la pace".

Vogliamo prendere a cuore questo appello. Vi invitiamo in ogni comunità e personalmente di unirvi al Papa in questo Atto solenne di consacrazione. Anche chi è costretto a casa si unisca a questa preghiera per la pace.

«Ciò che stiamo vivendo in queste ultime settimane non è quello che speravamo dopo la difficile emergenza sanitaria provocata dalla pandemia (...). - ha detto papa Francesco in un Messaggio in occasione dell'apertura delle Giornate Sociali Cattoliche Europee - La tragedia della guerra che si sta consumando nel cuore dell'Europa ci lascia attoniti; mai avremmo pensato di rivedere simili scene che ricordano i grandi conflitti bellici del secolo scorso».
Sangue e lacrime dei bambini: uccisi, feriti o costretti a lasciare la loro casa, la loro patria, il loro papà, i loro parenti ed amici! Tante persone fragili che restano per morire sotto le bombe. Milioni di persone obbligati a lasciare la loro casa, che si sono trovate improvvisamente senza più niente.
C'è "un abuso perverso del potere", che "condanna la gente indifesa a subire ogni forma di violenza".
Di fronte al grido straziante dei nostri fratelli ucraini siamo chiamati a "una seria riflessione", ma soprattutto "a piangere con loro e darci da fare per loro; a condividere l'angoscia di un popolo ferito nella sua identità, nella sua storia e tradizione".
Non possiamo non dire con franchezza con il Papa che "tutto questo è disumano! Anzi è sacrilego, perché va contro la sacralità della vita umana, soprattutto contro la vita indifesa, che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia!".
"Non abituiamoci alla guerra e alla violenza"! "Non stanchiamoci di accogliere con generosità, come si sta facendo: non solo ora, nell'emergenza, ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno".
Vigiliamo perché le donne, separate dai loro mariti, e i bambini, che vengono accolti, senza lavoro, non siano vittime degli "avvoltoi" della società. Proteggiamoli!

Carissimi,
per intercessione di Maria, madre del "Principe della Pace", che invochiamo "Regina della Pace", invochiamo nel nome di Gesù il Dio della Pace, che con la forza del Suo Spirito, Spirito dell'Amore, riaccenda il fuoco dell'amore in coloro che hanno il potere, disarmando la loro mente e il loro cuore e aprendoli al dialogo.

Il Signore faccia di ognuno di noi un uomo di pace, un "artigiano" di pace, "un costruttore" di pace. I nostri pensieri, i nostri sentimenti, le nostre azioni siano ... disarmati!
Nelle comunità che siamo chiamati a servire ci siano unità e pace. È questa la volontà di Dio!
La preghiera per la pace diventi nel nostro quotidiano accoglienza, condivisione, solidarietà.

Ci ritroviamo, allora, tutti insieme con il Papa per chiedere per intercessione di Maria il dono della pace!

+ Gennaro, vescovo                           + Carlo, vescovo

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